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DORA PALUMBO

sindaca

Verso il Rivolta Pride: senza simboli o bandiere, ma con ascolto solidarietà e complicità

Oggi pomeriggio Bologna sarà attraversata dal Rivolta Pride, una manifestazione politica fondamentale a cui esprimiamo tutta la nostra solidarietà. Siamo felici e orgogliosə di vivere in una città dove il pride rifiuta le passerelle istituzionali e gli sponsor delle multinazionali, scegliendo invece di farsi espressione di una lotta autorganizzata dal basso. Rispettiamo la scelta dell’organizzazione di chiedere la partecipazione senza simboli di partito, e invitiamo tutte e tuttu a partecipare alla manifestazione come singolə, come faranno tantə di noi.

Sinistra Unita si pone in ascolto e in supporto rispetto a questa realtà cittadina, e in aperto contrasto alla repressione di governo. L’attacco indiscriminato portato avanti da Meloni & Co nei confronti delle famiglie arcobaleno e della genitorialità queer è vergognoso, e ha conseguenze reali pesantissime sulla vita di migliaia di persone e bambinə. La campagna d’odio istituzionale portata avanti dalle destre si traduce in aggressioni e violenze omolesbobitransfobiche e in strade, scuole e posti di lavoro meno sicuri per le persone lgbtqia+.

Di fronte a un governo fascista, misogino ed omolesbobitransfobico, la lotta delle soggettività lgbtqia+ è cruciale, una lotta dai margini ma certamente non marginale. Spesso la sinistra radicale è caduta nella trappola della destra, assecondando l’idea che diritti civili e sociali potessero essere separati o addirittura posti in contrapposizione. Il rivolta pride ci insegna che non è così, svelando l’ipocrisia dell’attuale governo di destra ma anche dei precedenti governi di sinistra liberale.

Nel rifiutare gli sponsor delle multinazionali dove le persone lgbtqia+ vengono doppiamente sfruttate e discriminate in quanto povere e in quanto gay, lesbiche o trans*, il Rivolta Pride fa esplodere questa contraddizione. Nell’intersezione con le lotte migranti per il riconoscimento dellə rifugiatə lgbtqia, così come nel rifiuto dei simboli della polizia all’interno della manifestazione, appare chiara l’intersezionalità della lotta queer del Rivolta Pride.

Ci vediamo oggi pomeriggio in corteo, senza bandiere o simboli di partito ma con tanta rabbia e solidarietà.