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DORA PALUMBO

sindaca

Tram e linea rossa: non diventi l’ennesima grande opera per l’interesse di pochi a discapito di tutti

Si stanno svolgendo in questi giorni i consigli di quartiere aperti in previsione dell’apertura dei cantieri del tram della linea rossa. Il 14 marzo si è tenuto quello del quartiere Porto Saragozza, una delle zone più interessate della città.

“E’ fuori di dubbio che si debba cambiare la mobilità cittadina verso un trasporto pubblico efficace e non inquinante, altrimenti la prossima opera che discuteremo sarà una pista per cammelli sulla via Emilia. Ma il progetto di tram scelto dell’amministrazione non ci convince, avremmo fatto altre scelte”. È il commento del nostro consigliere al quartiere Porto Saragozza Michele Terra, che prosegue: “Ormai siamo nella fase di realizzazione ed è impossibile rimettere in discussione tutto il progetto. Si tratta quindi di limitare disagi e danni. Vorremmo comunque sottolineare, ancora una volta, che l’idea di una linea rossa che prevede di arrivare alla facoltà di agraria in zona Caab risulta incomprensibile, inutile ai bolognesi e probabilmente dettata da logiche commerciali private di aiuto a note attività della zona in grande difficoltà”.

Come Sinistra Unita ci impegniamo fin da ora a vigilare sui lavori che inizieranno a breve, affinché i problemi segnalati dai cittadini siano di breve durata e attenuati da interventi dell’amministrazione: dalla viabilità ai parcheggi, dalle attività commerciali alla sicurezza dei cantieri e dei lavoratori. Proprio sulla sicurezza dei lavoratori vogliamo che l’attenzione sia costante, poiché troppe volte le grandi opere pubbliche hanno segnato gravi lacune da questo punto di vista. Così come, d’altronde, anche alcune attività private: basti pensare alla gru crollata in via Marzabotto il novembre sorso.

L’amministrazione si è impegnata a trovare soluzioni al taglio dei posti auto dovuti ai lavori e ai nuovi assetti stradali, come quello che si delineerà in via Riva Reno con l’apertura di un tratto del canale. È importante che questo impegno venga mantenuto, poiché se nel medio e lungo periodo diventerà necessario ridurre il traffico privato e le relative area di sosta, non si tratta certo di un cambiamento che può essere attuato nell’arco di pochi mesi senza causare gravi disagi alla cittadinanza.

Anche per quanto riguarda la scelta degli automezzi abbiamo delle perplessità. Non ci convince la scelta di adottare tram di nuova generazione ma molto lunghi, e nell’ambito dei prossimi incontri verificheremo la possibilità di modificare questa decisione. Ancora, la futura linea rossa attraverserà via Indipendenza, che sarà pedonalizzata. Sarà importante garantire la sicurezza ai pedoni, e ci appare impensabile una sede stradale mista persone/tram senza protezioni.

Sappiamo che le grandi scelte, almeno per quel che concerne la linea rossa, sono già state fatte dall’amministrazione Lepore e da quella che l’ha preceduta. “Sinistra Unita per Bologna – conclude Michele Terra – si impegnerà affinché non si tratti della solita grande opera all’italiana: fatta per l’interesse di pochi a discapito di tanti.”