per

DORA PALUMBO

sindaca

L’aumento vertiginoso degli utili Hera ci dimostra – ancora – la vergognosa speculazione in atto sulle spalle della cittadinanza

Sinistra Unita torna a chiedere l’intervento del Comune all’interno di Hera Spa (di cui è shareholder) e con l’istituzione di un osservatorio permanente su tariffe e costi

Non riuscire a pagare le bollette non è un modo di dire, ma la realtà di moltissime persone ed attività commerciali. Il rincaro delle bollette, giustificato dalla crisi energetica generata dalla guerra, è una vergognosa speculazione a danno della cittadinanza. Lo denunciamo da oltre un anno, e oggi appare più chiaro che mai, mentre Hera annuncia senza vergogna di aver chiuso il 2022 con un aumento vertiginoso degli utili finanziari.

“Dopo il 2021 – ha dichiarato a Dire il presidente uscente del gruppo Tomaso Tommasi di Vignano – questa è una delle migliori crescite registrate in oltre venti anni dal gruppo Hera, maggiormente apprezzabile alla luce del contesto esterno in cui è stata realizzata”. Non possiamo che dirci in disaccordo con quest’ultima affermazione: è proprio a fronte del contesto esterno che i guadagni milionari di Hera ci appaiono particolarmente vergognosi.

D’altronde, che nei momenti di crisi si arricchiscano pochi privati mentre la popolazione si impoverisce non è certo una novità. Ma in questo mondo in cui il pubblico si piega sempre più alla privatizzazione, distinguere ciò che è pubblico da ciò che è privato non è poi così facile. In particolare, Hera Spa è partecipata da azionisti pubblici, tra cui il Comune di Bologna, e appartiene dunque anche ai cittadini. Quegli stessi cittadini che da oltre un anno vengono strozzati dall’inflazione e dall’aumento delle bollette.

A fronte di una situazione stagnante che non cambia se non nel manifestarsi sempre più evidente nella sua ingiustizia, torniamo a ripetere ancora una volta ciò che diciamo da oltre un anno a questa parte, parola per parola:

Nel 2022 l’incremento dei prezzi ha raggiunto valori record, i più alti dal 1985 secondo i dati Istat. L’Italia è uno dei paesi europei colpiti più duramente dall’inflazione, mentre sempre secondo l’Istat Bologna è la terza città più cara d’Italia. L’inerzia dell’amministrazione Lepore, ben più di una dimostrazione d’incapacità, è sintomo di una posizione politica precisa: quello di chi non deve preoccuparsi di come pagare le bollette, ma piuttosto di come suddividere i dividendi di una torta sempre più ricca.

Il Comune di Bologna ricopre un ruolo importante per il benessere dei suoi cittadini, poiché avrebbe il potere di tutelarli – almeno parzialmente – dal rincaro delle bollette. Sindaco e giunta, infatti, potrebbero premere su Hera affinché la multiutility smetta di partecipare alla corsa al rialzo dei prezzi.

Allo stesso tempo, resta inascoltata la proposta di Sinistra Unita (presentata già a giugno 2022) di istituire un Osservatorio permanente che controlli e pubblicizzi l’andamento delle varie tariffe e costi (energia, gas, utenze varie, prodotti petroliferi) sul territorio bolognese, da costituire in seno alla terza Commissione – commercio, turismo, lavoro, economia di vicinato, anche attraverso il coinvolgimento di Consiglieri di Quartiere, tecnici, rappresentanti dei sindacati e delle associazioni dei consumatori.

Tale proposta, presentata da Sinistra Unita nei consigli di quartiere già all’inizio dell’estate, era stata approvata dai consigli dei Quartieri Porto-Saragozza e Borgo-Reno e conseguentemente trasmessa al Consiglio Comunale, dove non è mai stata discussa.

Sinistra Unita per Bologna continuerà a impegnarsi nei Consigli di quartiere e nell’ambito cittadino per chiedere l’istituzione dell’Osservatorio, così come non smetteremo di ricordare al Comune di Bologna che Hera appartiene anche ai cittadini bolognesi.